Scultori minori, ma non troppo. Biografie dei nisseni Asaro, Lo Verme e Scarantino (con Alessandro M. Barrafranca, 2025)

Tra gli scultori nisseni che hanno operato dalla seconda metà dell’Ottocento fino ai primi decenni del Novecento, particolare e meritata attenzione è stata riservata ai due esponenti di spicco, Giuseppe Frattallone e Michele Tripisciano, alle cui vicende e produzioni artistiche sono stati dedicati, in varie epoche, approfonditi studi e accurate pubblicazioni. La fama dei due ha finito però per oscurare figure di artisti locali che, seppur ritenuti “minori”, hanno egualmente profuso impegno e passione realizzando lavori sia nella loro Caltanissetta, sia ben oltre i ristretti confini locali e addirittura oltre oceano. Soprattutto tre di loro, Salvatore Lo Verme, Giacomo Scarantino e Francesco Asaro – di cui qui si presentano le biografie – hanno lavorato dovendo anch’essi fare i conti con le ristrettezze economiche delle loro numerose famiglie e non beneficiando, specie per la loro prima formazione, del supporto di blasonati mecenati com’era stato il caso di Frattallone e Tripisciano; però, puntando esclusivamente sul riconoscimento del loro talento, sarebbero riusciti ad ottenere il sussidio pubblico degli enti locali.

Su di loro non era stato finora condotto uno specifico studio con una ricerca approfondita sulla rispettiva attività artistica: solo fugaci riferimenti ad alcune delle loro opere rimaste a Caltanissetta, e ancora visibili, si ritrovano infatti in più ampi contesti e pubblicazioni di storia dell’arte nissena. Con il presente lavoro, che non ha la pretesa di considerarsi esaustivo, s’è inteso dunque rendere omaggio alla memoria di questi tre scultori, con l’auspicio di trarli fuori da quell’ingiusto dimenticatoio in cui la loro città li ha finora relegati.

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