Palazzo Provinciale

Palazzo Provinciale:

Dove si trova: Viale Regina Margherita

Cronologia delle principali fasi costruttive:

1869 – il Consiglio Provinciale di Caltanissetta delibera la costruzione di un edificio destinato ad accogliere gli Uffici Provinciali e la Prefettura. Il progetto viene affidato all’ingegnere Agostino Tacchini
1870 – il Comune di Caltanissetta, con propria determinazione, concede un’area sita nella località “Tondo” destinata ad accogliere il nuovo edificio.
1873 – i lavori vengono appaltati all’impresa Gennuso-Vancheri.
1877 – durante il corso dei lavori si rendono necessarie alcune modifiche progettuali, a tal scopo viene consultato l’ingegnere palermitano Giuseppe Patricola.
1885 – viene approvato un progetto di variante redatto dall’ingegnere Stefano Musumeci.
1897 – ultimazione della costruzione.

Storia:

La costruzione del Palazzo Provinciale fu preceduta dalla ricerca di locali già esistenti, idonei ad accogliere gli uffici. La scelta cadde sul convento del Carmine, la cui proprietà, con la soppressione degli ordini religiosi, era stata trasferita al Comune, ma tale richiesta non fu accolta e dopo breve tempo l’immobile fu trasformato in sede comunale. Per la costruzione del Palazzo Provinciale fu spianata quasi interamente la collina del Tondo che aveva il suo culmine alle spalle della chiesa di San Giuseppe con un belvedere e degradava verso il “piano della villa” con un discreto pendio. Ciò che restava della collina tuttavia presentava grosse instabilità e nel 1907 il Corpo Reale del Genio Civile redasse un progetto per “opere indilazionabili ed urgenti per arrestare la frana Isola Tondo” al quale ne seguirono altri, fino alla realizzazione della scuola elementare che annullò totalmente ciò che restava della collina.
Completato l’assetto architettonico dell’immobile, destinato tra l’altro a ospitare la Prefettura e l’alloggio del Prefetto, venne realizzata, su progetto dell’ingegnere Luigi Greco, autore anche dello scalone del palazzo, l’elegante sala del Consiglio con l’austero arredo in legno intagliato. Il pittore Salvatore Frangiamone, originario di Mussomeli, realizzò all’inizio del XX secolo il dipinto raffigurante Cicerone a Castrogiovanni, olio su tela dì grandi dimensioni, collocato nel soffitto della Sala Consiliare; la tela è corredata da una cornice rilevata dipinta a tempera attribuita al pittore Enrico Cavallaro.

[Leggi la descrizione del palazzo fatta dallo storico scrittore Giovanni Mulè Bertolo]

Posizione:

Attualmente l’edilizia del viale Regina Margherita è prevalentemente di tipo “pubblico”, infatti la costruzione del Palazzo Provinciale, l’insediamento della villa Amedeo, la costruzione del Seminario Vescovile e in tempi più recenti la scuola elementare, le caserme militari, la Casa del Mutilato, il Palazzo del Catasto, l’Istituto per Geometri hanno creato un asse dei servizi in un sito che nel secolo scorso, pur essendo prossimo al centro della città, era considerato extra urbano. Il viale predetto infatti, al tempo della costruzione del Palazzo Provinciale, era chiamato “strada dei Cappuccini” poiché conduceva all’ex Ospedale Vittorio Emanuele, già convento dei padri cappuccini; oltre quest’ultimo la strada si collegava con la regia trazzera per Agrigento.

Descrizione:

Il fabbricato, costituito da un imponente blocco edilizio con cortile colonnato centrale, ha il piano basamentale in pietra da taglio locale. L’asse centrale, lievemente aggettante, è evidenziato dalla sovrapposizione del balcone monumentale al portale d’ingresso, quest’ultimo inquadrato da colonne monolitiche in granito grigio d’Elba. Il secondo livello presenta finestre decorate con timpani triangolari in pietra di Comiso, tranne le due fiancheggianti l’unico balcone centrale, aventi timpano curvo e paraste concluse da capitello corinzio. La cornice di coronamento dentellata, in corrispondenza della partitura centrale, è sormontata dallo stemma della città. Imponente l’ampio cortile, fiancheggiato da quaranta colonne monolitiche sulle quali poggiano le arcate concluse da volte a crociera che reggono il livello soprastante.

Fonte: Progetto Scuola Città – Autori vari – a cura di Daniela Vullo – Regione Siciliana -Edizioni Lussografica

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