Gli arabi in Sicilia e a Caltanissetta

Gli arabi in Sicilia e a Caltanissetta [leggi I Normanni in Sicilia e a Caltanissetta]

Gli arabi arrivano in Sicilia nell’827, sbarcando nella costa meridionale dell’isola, e dopo una guerra contro i bizantini durata 80 anni, conquistano lentamente tutto il territorio.
Il loro comportamento nei confronti dei siciliani fu esemplare: i cristiani vennero considerati sudditi protetti dall’autorità islamica (dhimmī), potevano costruire e possedere case e professare la loro fede in privato
A governare la Sicilia era un emiro che risiedeva a Palermo, il quale nominava governatori, giudici e funzionari. I capi della spedizione in Sicilia ricevettero una buona parte delle terre. Le rimanenti furono assegnate ai contadini che dissodavano e curavano il terreno.
Nel 900 gli arabi costruirono il Castello di Pietrarossa in un punto strategico che dominava la valle del fiume Imera (detto impropriamente Salso) e accanto al castello cominciarono a comparire i primi casali (rahal). Probabilmente, Caltanissetta intesa come l’attuale città nacque ufficialmente nel 967 quando l’emiro di Palermo obbligò i contadini sparsi in un territorio molto vasto a riunirsi dentro una cinta muraria. I primi nuclei urbani di Qal’ at an-nisāh sorsero nell’attuale quartiere Angeli che ancora oggi contiene il vicolo Medina, laddove aveva luogo il mercato.

Fonte foto: http://etnaportal.it/caltanissetta/santo_spirito_caltanissetta/foto-1230

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