San Giovanni o del Purgatorio

San Giovanni o del Purgatorio:

Dove: Via San Giovanni

Cronologia delle principali fasi costruttive:

XII sec. – esistenza di un priorato, come sancito dalla Bolla di Eugenio III del 1150
1454 – una bolla di Nicolò V, riconoscendo la Congregazione del Purgatorio che aveva sede nella chiesa, concedeva il suolo per la fabbrica della sacrestia.
1606 – la chiesa viene assegnata alla Confraternita del Purgatorio, dalla quale prenderà anche il nome; vengono effettuati lavori di restauro ed ampliamento.
1711 – restauro dei muri laterali e della facciata. Secondo il Falduzza in quell’anno la chiesa fu totalmente riedificata, nulla restando delle antiche fabbriche, grazie ad un lascito del generoso sacerdote Raffaele Riccobene.
1745 – erezione a parrocchia.
1806 – l’interno viene decorato a stucchi
1910 – rifacimento del prospetto
1943 – danni bellici
1945 – ricostruzione dai bombardamenti

Storia:

L’origine di questa antichissima chiesa è da ricercarsi antecedentemente al 1101 quando il conte Ruggero la comprese nella dotazione del Monastero della SS. Trinità di Mileto, citandola come priorato di regio patronato. Tale appartenenza
viene ribadita con la bolla di Eugenio III del 24 febbraio 1150 dove San Giovanni viene citata tra le chiese di Sicilia suffraganee dell’Abazia della SS. Trinità di Mileto fondata dal Conte Ruggero. Nel 1745, il Vescovo di Girgenti, Don Lorenzo Gioeni, in visita a Caltanissetta, decide di elevare la chiesa di San Giovanni a sede parrocchiale assegnandole il quartiere di San Francesco; da San Giovanni, in quell’epoca, dipendevano le chiese di S. Biagio (non più esistente), del Crocifisso o Signore della città e di S. Croce. Nel 1910, con somme raccolte tra i fedeli, il Can. Michele Natale, Rettore della chiesa, fece rifare il prospetto, mentre all’interno fu ricostruito l’altare in marmo ed il simulacro di S. Antonio.

Posizione:

Vicinissima alla chiesa di S. Domenico, nascosta dalle fatiscenti abitazioni che la circondano, si raggiunge attraversando l’intricato quartiere Angeli, tramite la stretta via S. Giovanni.

Descrizione:

La chiesa a navata unica possiede un prospetto con un unico ordine di paraste che ne delinea la facciata coronata da un timpano triangolare. Il portale centrale è sormontato da un edicola contenente la statua del Santo sopra la quale si
apre il finestrone che illumina la navata; tale partitura centrale risulta lievemente aggettante rispetto al resto della facciata ed è caratterizzata da intonaco listato delimitato in sommità da un cornicione curvilineo. Alla sinistra del portale d’accesso insiste la torre campanaria. Oggi la chiesa non custodisce più pregevoli opere d’arte trasferite in altri luoghi dopo i danni bellici, quali un prezioso bozzetto in terracotta raffigurante San Giovanni, di scuola gaginesca, esposto al Museo Diocesano o il Crocifisso dello Staglio, pregevole croce dipinta tardo medievale, sito a Santo Spirito.

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