Santa Maria degli Angeli o Santa Maria la Vetere

S. Maria degli Angeli o S. Maria la Vetere:

Dove si trova: Via Angeli

Cronologia delle principali fasi costruttive:

Sec. XIII: Probabile costruzione della chiesa;
1601: Edificazione del convento;
1688: Si inizia a costruire il “noviziato”;
1740: La chiesa viene ingrandita.

Storia:

È tra il 1220 ed il 1250 il periodo nel quale, pare, la chiesa di S.Maria degli Angeli ebbe affidato “l’ufficio della cura delle anime” della città di Caltanisssetta. Infatti, nel 1239, Federico II emana un provvedimento con il quale si assegnava alla chiesa il ruolo di sede parrocchiale cittadina.
La dedicazione a S. Maria degli Angeli deriva dal trasferimento, al suo interno, del quadro della Madonna degli Angeli, nel 1600, rinvenuto tra le rovine del Castello di Pietrarossa e poi conservato nella chiesa di S Maria del Pileri e, successivamente, nella chiesa del Collegio di Maria. Il 18 settembre del 1601, l’Arciprete don Fabrizio Mozzicato, con atto presso il notaio Francesco Mammana, concede la chiesa ai Minori Osservanti; il 5 dicembre la Congregazione di Roma, dietro richiesta della contessa Luisa de Luna e Vega e con le elargizioni della stessa, di suo figlio Francesco Moncada principe di Paterno e dei fedeli, permette l’erezione del convento, inaugurato nel 1604, con la nomina a guardiano di frate Andrea da Bivona.
Nel 1740 la chiesa viene ingrandita ed abbellita, sebbene tali lavori modificano l’antico impianto siculo-normanno e cancellano importanti elementi architettonici originari.
Nel 1867 si trasforma in ospedale dei colerosi e nel 1873 diventa demanio dello Stato e ospita una caserma militare.

Posizione:

Chiesa e convento sono ubicati ad Ovest del cimitero, al quale sono addossati, e a Nord del limitrofo Castello di Pietrarossa. nei pressi di quello che dovette essere il primo nucleo urbano, dopo l’abbandono della via Xiboli a causa dei movimenti di terra che la resero inabitabile.

Descrizione:

Attualmente, lo splendido portale di stile svevo-chiaramontano, a sesto acuto e in pietra arenaria, è puntellato da una struttura lignea, a sua volta obsoleta, che ne nasconde la vista; sul lato Nord si scorgono i resti di un portale avente le stesse caratteristiche, alla cui sinistra si trova una sagoma a sesto acuto con dentro un leone rampante, in bassorilievo su lastra di marmo. La muratura esterna è complessivamente pericolante; il tetto è crollato, mentre un solaio in cemento armato, realizzato dai militari su travoni dello stesso materiale, interrompe lo spazio interno, appesantendo notevolmente il carico sulle mura perimetrali. Anche i tetti del convento sono quasi tutti crollati, così come alcuni solai intermedi. Dal secondo cortile, esterno al corpo principale, si accede al Castello di Pietrarossa, attraverso una scala. La facciata a Ovest si prolunga fino alle pendici della rocca su cui si erge il castello.

Fonte: Progetto Scuola Città – Autori vari – a cura di Daniela Vullo – Regione Siciliana -Edizioni Lussografica

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