In signum gratitudinis – Alessandro Maria Barrafranca

Interrogo sempre sul valore della microstoria”, scrive Rosanna Zaffuto Rovello nella prefazione. “La storia può essere micro? Può cioè avere un tono minore e un ruolo marginale e subalterno rispetto ad una storia grande e paludata che racconta le trasformazioni politiche, la nascita delle nazioni, lo scontro di civiltà e di popoli? Può esistere una storia minore rispetto ad una storia maggiore? La microstoria, secondo una classica suddivisione, è la narrazione spesso affettuosa e partecipata di un aspetto particolare della vita d un luogo circoscritto, in un lasso di tempo determinato. Chi compie questa esposizione non è di solito un professionista, ma è un appassionato ricercatore di fatti, avvenimenti, tradizioni popolari”. Rosanna Zaffuto Rovello aggiunge: “Le opere di Alessandro Barrafranca hanno certamente queste caratteristiche: raccontano una profonda partecipazione personale, le tradizioni popolari di Caltanissetta, attraverso il proprio vissuto e attraverso la lettura dei resoconti dei nostri antenati. E questo ne fa proprio un esempio di applicazione delle regole della microstoria. Ma, come diceva Benedetto Croce, fare storia significa studiare il passato per comprendere il presente e progettare il futuro. Questa definizione si può applicare a qualunque percorso di ricerca”. Barrafranca adopera con attenzione i documenti e la bibliografia prodotta dagli storiografi locali.

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