Palazzo Caglià-Guittard

Palazzo Caglià Guittard

DATI IDENTIFICATIVI E LOCALIZZATIVI

DENOMINAZIONE: Palazzo Caglià-Guittard

UBICAZIONE: Corso Vittorio Emanuele, 25

CRONOLOGIA DELLE PRINCIPALI FASI STORICO-COSTRUTTIVE:

  • XVIII (prima metà) – Accorpamento di alcuni edifici di piccola entità sull’attuale area di sedime dell’immobile.
  • XVIII (seconda metà) Costruzione del palazzo, tipologicamente a blocco chiuso, con l’inglobamento dei precedenti immobili.
  • XVIII (fine – XIX inizio) -Realizzazione della facciata su Corso Vittorio Emanuele.

NOTIZIE STORICHE:

Il palazzo, nel 1813, ospitò Lord William Bentinch politico e generale inglese, Ministro degli Esteri del governo siciliano, riconosciuto dalla Costituzione del 1812 poiché l’Inghilterra esercitava un protettorato sul-l’isola. Allora la “casa” Caglià Guittard doveva avere solo due elevazioni sulle quali, alla metà del XIX secolo, ne sono state aggiunte altre fino a raggiungere l’attuale configurazione. L’immobile si affaccia da un lato sul tratto iniziale dell’antico stradone del Monastero di Santa Croce (attuale Corso Vittorio Emanuele) e dall’altro sull’attuale Via Monsignor Guttadauro, un tempo denominata “Strada delle Carrozze” essendo via di frequente transito dei veicoli appartenenti ai notabili locali.
DATI AMMINISTRATIVI:

PROPRIETÀ ATTUALE: Privata

VINCOLI: L’immobile è stato dichiarato di importante itenuse storico-architettonico con D.D.G. n. 5551 dell’I1/04/2001

USO ATTUALE: Abitativo con attività commerciali al piano terra
DATI DESCRITTIVI STATO DI CONSISTENZA: Buono

IMPIANTO PLANIMETRICO: Quadrangolare

RAPPORTI AMBIENTALI: Il palazzo è ubicato lungo una delle strade principali della città antica, Corso Vittorio Emanuele, in prossimità del monastero delle monache benedettine di Santa Croce, in un contesto caratterizzato dalla presenza di edifici di notevole interesse storico-architettonico, un tempo residenze della nobiltà nissena, quale, ad esempio, il palazzo Barile.

DESCRIZIONE: L’edificio è certamente uno dei più interessanti del centro storico cittadino; ha una tipologia a blocco chiuso ed è caratterizzato dalla facciata, su Corso Vittorio Emanuele, in stile eclettico con il corpo centrale leggermente avanzato rispetto alle ali laterali. Tutto l’insieme è fortemente caratterizzato dalla sovrapposizione di uno stile d’ispirazione diverso per piano: rinascimentale, barocco e liberty fiorito; lesene corinzie di ordina gigante riquadrano le partiture architettoniche delle ultime due elevazioni.

La parte centrale del palazzo evidenzia un ritmo delle aperture più accentuato, con due nicchie al primo piano che affrancano il grande balcone centrale sovrastante il portone di ingresso, a sua volta incorniciato da colonne su base quadrata aventi la stessa altezza del basamento in pietra che si estende per l’intera lunghezza del prospetto. Le due ali laterali hanno un rapporto perfettamente simmetrico con ras-se del palazzo e propongono un ritmo più ampio tra vuoti e pieni, con le aperture del piano primo più alte rispetto alle altre. Il piano terra si presenta elegante e sobrio, ripulito negli ultimi anni da superfetazioni ed insegne, con le aperture in asse rispetto a quelle dei piani superiori e alle nicchie. Il prospetto posteriore, su via Monsignor Guttadauro, costituito da tre elevazioni fuoriterra ed un piano seminterrato, presenta un paramento murario discontinuo che evidenzia l’accorpamento di diverse unità edi. lizie originarie. L’unica emergenza architettonica è rappresentata da un balconcino con mensole in pietra arenaria al secondo livello. Ben conservato e di rilevante interesse è lo scalone interno; nelle sin-gole abitazioni sono ancora presenti ambienti con volte a botte, a crociera e a padiglione riccamente decorate a stucco ed affrescate con motivi floreali di particolare pregio e suggestione.

Fonte: Michele Miccichè e Daniela Vullo

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