Cimitero degli Angeli

Il cimitero degli Angeli è il cimitero cittadino di Caltanissetta ed è situato accanto alla chiesa di Santa Maria degli Angeli (e all’annesso convento dei frati minori osservanti) e accanto al Castello di Pietrarossa. La sua costruzione deliberata dal comune il del 23 marzo 1878 cominciò pochi mesi dopo, grazie allo stanziamento iniziale di 126.000 lire.

[Se ti interessa la lettura di un romanzo ambientato anche in questo luogo e nei suoi cunicoli clicca qui]

Non fu semplice scegliere il sito sul quale costruire il cimitero. Quello attuale prevalse sui seguenti:

Il sito dell’attuale cimitero fu scelto per la sua esposizione che garantiva un’aria salubre per i visitatori, per il terreno di origine calcarea che favoriva il drenaggio e per la vicinanza con il centro della città. Non ultimo, per la prossimità con il convento dei frati minori osservanti, adibito sin dal 1867 come lazzaretto per i malati di colera, le cui epidemie erano frequenti all’epoca.

[segue descrizione tratta da Wikipedia

L’attuale ingresso è stato ricavato abbassando l’antistante livello dello spiazzo, che a destra è delimitato dalla chiesa normanna di Santa Maria degli Angeli. Il progetto fu dell’ingegnere Alfonso Barbera lo stesso che aveva progettato la facciata del Comune e del Teatro Margherita.

Il cimitero degli Angeli è posto sopra una collina argillosa che domina la valle dell’Imera meridionale, nelle vicinanze del Castello di Pietrarossa, ivi edificato in epoca bizantina, per un controllo strategico della valle.

Il complesso monumentale della Chiesa del convento annesso al cimitero e del castello si estendono lungo un asse sud-est. Il cimitero permette una visione panoramica per la sua posizione sopraelevata di paesaggi del centro Sicilia meridionale ricchi di colline argillose e calanchi. Lungo l’asse est-ovest si osservano la Serra della Difesa con il suo Vallone della Difesa e Iuculia ad est si osserva il Monte di Sabucina con il suo sito archeologico. In direzione nord si osservano il monte San Giuliano con il suo monumento al Redentore e la collina di Sant’Anna con l’antenna RAI, colline queste che dominano l’intero abitato nisseno.

Il cimitero si sviluppa, lungo una forte pendenza lungo l’asse sud, con viali interni sinuosi cui si affacciano cappelle gentilizie tra le quali per il loro valore architettonico e artistico si distinguono quelle delle famiglie nobiliari costruite dagli architetti Pasquale Saetta e Alfonso Barbera: tra di esse, le più note sono quelle degli Amato-Salvati, Calafati, Difìglia, Falduzza, Giarrizzo, Lanzirotti, Mazzone, Messina-Sapienza, Trigona della Floresta e Testasecca. Quest’ultima tra tutte si distingue per la sua monumentalità ma soprattutto per la presenza della Madonna dello scultore nisseno Tripisciano.

Tra gli artisti che hanno contribuito all’edificazione di monumenti sepolcrali si ricordano quelli di Francesco Biangardi e Michele Tripisciano; tra tutte le opere marmoree spicca per il suo valore artistico la Madonna sul trono con il bambino del Tripisciano di cui si può ammirare una copia in gesso nell’omonimo museo cittadino, con le due copie in marmo della stessa Madonna presenti nella chiesa di Notre Dame di Parigi e nella chiesa del Corpus Domini di Milano.

Interessante è anche la cappella del Senatore Morillo, barone di Trabonella, la cui facciata fu progettata dall’ingegnere Nuara nel 1912. Questa cappella è ricavata da un anfratto della rocca di Pietrarossa su cui si ergono sovrastando il cimitero i ruderi del castello. Si ritiene che essa sia stata ricavata da un ambiente già abitato in epoca bizantina del castello. Anche questa cappella custodisce pregevoli sculture del Tripisciano.

Il cimitero è stato oggetto di una proposta di vincolo paesaggistico, istituito con D.A. nº 7732 del 9/10/1995, perché inserito paesaggisticamente nella Riserva naturale orientata Monte Capodarso e Valle dell’Imera Meridionale.

Il cimitero degli Angeli è uno dei due cimiteri di Caltanissetta, l’altro è il piccolissimo cimitero dei Carusi presso la miniera Gessolungo creato a ricordo di una disgrazia mineraria del 12 novembre 1881 dove persero la vita 19 carusi di cui nove rimasti senza nome.

Il cimitero degli Angeli è stato uno dei primi cimiteri monumentali d’Italia alla data della sua creazione; oggi esso ha perso questo status anche per la mancata e adeguata tutela dei beni architettonici e artistici presenti.

[fine descrizione tratta da Wikipedia

Aiutaci a crescere: condividi!